
Il Rito
Il rito dell'Uomo Cervo, o de "Gl'Cierv", si ripete l'ultima domenica di carnevale, da tempi immemorabili, a Castelnuovo al Volturno. Dopo il tramonto, l'unica piazza del paese, circondata dai monti Marrone e Castelnuovo, che fanno parte della catena delle Mainarde, diventa il palcoscenico di una pantomima che coinvolge numerosi abitanti, sia come protagonisti sia come figuranti. Il rito de "Gl'Cierv" è senza dubbio un rito pagano, che affonda le radici in antiche tradizioni legate al ciclo delle stagioni e alla celebrazione dei ritmi naturali. Pur mantenendo una forte connessione con la cultura locale, rappresenta anche una riflessione sull'uomo e la natura, sull'irrazionale, sull'incomprensibile e sulla violenza selvaggia che spesso caratterizzano l'esperienza umana. Alcuni studi suggeriscono che il Cervo, figura centrale di questa manifestazione, possa essere interpretato come una sorta di divinità che governa e comanda il ciclo delle stagioni, incarnando l'idea di rinascita e morte ciclica tipica di molte tradizioni pagane. In questo contesto, il rito assume il significato di una metafora della natura stessa, con il Cervo che rappresenta la forza vitale che guida il passaggio delle stagioni, un ciclo senza fine che si rinnova ogni anno. Le origini di questo carnevale restano incerte, nonostante varie ipotesi. Quello che è certo, tuttavia, è il forte legame con la comunità e il territorio, che dà vita a una tradizione vivente e in continua evoluzione. Tra i personaggi principali della rappresentazione spiccano il Cervo, il Martino e il Cacciatore, figure emblematiche che incarnano simboli legati alla natura e alla sopravvivenza. A questi si aggiungono la Cerva, che appare come un contraltare del Cervo, e altre comparse che completano la schiera degli interpreti della pantomima. Il rito è un momento di aggregazione collettiva, in cui ogni partecipante, attraverso il ruolo che ricopre, contribuisce a mantenere viva la memoria di un'antica tradizione che affonda nella storia e nella cultura della comunità di Castelnuovo al Volturno. Ogni anno, questa manifestazione diventa un'occasione per riflettere sull'identità locale, sul rapporto tra uomo e natura, e sulle dinamiche sociali che si intrecciano in un contesto di forte coesione.


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